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Le Frequenze del Corpo Umano: Un'impronta Sonora Individuale

Immagine del redattore: Marianne Gubri Marianne Gubri

Aggiornamento: 8 mar






Il mio articolo "Human as a Multidimensional Harp: A Convergence between Therapeutic Music and Vibroacoustic Harp Therapy", pubblicato di recente negli atti del 7° Convegno Biennale dell'Interdisciplinary Society for Quantitative Research in Music and Medicine (ISQRMM 2023) negli Stati Uniti, rappresenta uno dei primi studi scientifici sulle frequenze del corpo umano. Grazie alla Vibroacoustic Harp Therapy (VAHT), una tecnica innovativa che utilizza l’arpa per esplorare la risonanza corporea, è stato possibile individuare come 50 diverse frequenze interagiscono con il corpo umano.

L’idea delle frequenze corporee affascina molti operatori di sonoterapia e il grande pubblico, ma oggi esistono molte imprecisioni in questo ambito. In particolare:

  1. Non esiste una singola frequenza universale valida per tutti.

  2. Non esiste una frequenza fissa per ogni organo o parte del corpo che sia uguale per tutti.

Queste ipotesi, pur avvicinandosi a una visione più vibrazionale della cura, rimangono riduttive rispetto all’approccio più olistico e complesso della medicina quantistica. Nel paradigma meccanicistico della medicina tradizionale, il corpo umano viene considerato principalmente una macchina biologica, con malfunzionamenti correggibili tramite farmaci o interventi fisici. Tuttavia, studi recenti nell’ambito della biofisica e della medicina quantistica dimostrano che l’organismo è un campo di energia e informazione in costante interazione con il proprio ambiente.

Secondo ricerche di autori come James Oschman ("Energy Medicine: The Scientific Basis") e Beverly Rubik, il nostro sistema biologico non si limita alla materia fisica, ma opera attraverso campi elettromagnetici, risonanze bioacustiche e frequenze vibrazionali che influenzano la regolazione cellulare, il sistema nervoso e il benessere psicofisico. Questo è in linea con gli studi sulla coerenza cardiaca e cerebrale e con il concetto di biofield, ossia l’insieme dei campi energetici emessi dall’essere umano.

L’approccio vibrazionale, quindi, non si limita a considerare le frequenze in modo statico, ma comprende che ogni individuo è un’unità bioenergetica unica, in cui le frequenze si modulano dinamicamente in base a stato di salute, emozioni e ambiente circostante.

L’Impronta Sonora Individuale: Una Firma Vibrazionale Unica

Come afferma Jonathan Goldman, "We are all unique vibratory beings". Da questa prospettiva, ogni persona possiede una propria firma sonora o "impronta vibrazionale", una sorta di carta d’identità acustica che la distingue dagli altri.

Durante le sessioni di Vibroacoustic Harp Therapy (VAHT), ho osservato che ogni cliente risponde in maniera altamente individuale alle diverse frequenze. Alcuni percepiscono vibrazioni profonde e rilassanti con le note basse, mentre altri reagiscono più intensamente ai registri alti. Ogni individuo, inoltre, ha frequenze specifiche che risuonano in modo più armonico con il proprio corpo, creando un’identità sonora personale.

Questa scoperta è in linea con concetti già studiati in ambito musicale e terapeutico. Secondo Fabien Maman, pioniere della medicina vibrazionale, il corpo umano risponde alla musica in modo simile a un diapason, con risonanze che possono variare da persona a persona. La ricerca di Eileen McKusick, nel suo lavoro sul biofield tuning, suggerisce che l’energia del corpo umano può essere letta come una partitura musicale, con punti di blocco o dissonanza che possono essere riequilibrati tramite suoni specifici.

La Mappa Frequenziale del Corpo Umano: Divisione in Ottave e Risonanze Specifiche


Grazie all’utilizzo della Vibroacoustic Harp Therapy, è stato possibile delineare una prima mappa di risonanze nel corpo umano, evidenziando come diverse zone rispondano a specifiche fasce di frequenza.

I dati raccolti nella mia ricerca su 40 clienti tra luglio 2022 e marzo 2023 hanno mostrato una chiara tendenza alla suddivisione delle frequenze per fasce verticali, suddivise in ottave, che vanno da C1 (32,703 Hz) a C6 (1046,50 Hz):

Intervallo di Frequenza (Hz)

Zona del Corpo

32,703 - 65,406 Hz (C1 - C2)

Piedi, gambe

65,406 - 130,81 Hz (C2 - C3)

Bacino, addome

130,81 - 261,63 Hz (C3 - C4)

Torace, cuore, polmoni

261,63 - 523,25 Hz (C4 - C5)

Testa, gola, orecchie

523,25 - 1046,50 Hz (C5 - C6)

Biofield, percezione extrasensoriale

Questa suddivisione suggerisce che le vibrazioni sonore si distribuiscono in fasce progressivamente più alte, coinvolgendo sia il corpo fisico che la dimensione energetica e percettiva.

Il Concetto di Risonanza e la Personalizzazione del Sound Healing

Uno degli aspetti più affascinanti delle sessioni VAHT è l’osservazione del fenomeno della risonanza simpatica. Ogni volta che una frequenza entra in contatto con il corpo, essa può potenziare l’energia di un’area specifica o, al contrario, evidenziare una zona di blocco o tensione.

Questi effetti suggeriscono che le vibrazioni sonore non solo rilassano i tessuti, ma possono anche liberare blocchi emozionali e facilitare stati di coscienza più profondi.

Nuove Prospettive per la Medicina del Futuro

Le scoperte della VAHT aprono la strada a una nuova visione della medicina vibrazionale, in cui il suono può essere utilizzato non solo per il benessere, ma anche per il monitoraggio e la regolazione dello stato energetico del corpo.

In questo scenario, il corpo umano si conferma un’arpa multidimensionale, in cui ogni frequenza gioca un ruolo unico nella creazione dell’equilibrio e dell’armonia interiore.

Se vuoi leggere l’articolo completo, scrivimi a info@resonantya.com


Per maggiori informazioni: www.isqrmm.org


Marianne Gubri



 
 
 

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